Rocco Giorgi 

CHITARRISTA

 

Questa foto ritrae me e Rosa Balistreri nel 1979. Indossavamo vestiti di scena per lo spettacolo teatrale “LA LUPA” con la compagnia di Anna Proclemer. Rosa interpretava il personaggio della gna Filomena, l’anziana del villaggio mentre io ero Nunzio, un pastore e accompagnavo Rosa in scena con la chitarra.

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Il lavoro di Anna Granata e Rocco Giorgi si concentra in particolare su vari temi della cultura popolare siciliana come la fatica, l’amore, la morte  e l’oppressione.

L’arrangiamento per voce e chitarra vuole lasciare ampio spazio alle sensazioni più immediate per accompagnare lo spettatore verso l’ascolto “dal di dentro” della musica e dei testi.

Una grande fonte d’ispirazione, alla base di questo lavoro, è la figura della cantante siciliana Rosa Balistreri, scomparsa nel 1990, con la quale Rocco Giorgi ha suonato per lungo tempo. Con questo repertorio Anna Granata e Rocco Giorgi intendono offrire un tributo all’arte di Rosa, alla sua capacità di trattare i temi della canzone popolare, di rendere loro grande dignità e spessore, di rappresentarli come sentimenti veri.

Loro scopo è anche quello di fare in modo che i canti popolari della tradizione siciliana non finiscano nell’oblio e vengano conosciuti e tramandati nella forma in cui la stessa Rosa li aveva appresi.


Il 21 marzo 2007 in occasione della ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della nascita di Rosa Balistreri è stato  tenuto da Anna e Rocco a Licata (AG), paese di origine della Balistreri, un concerto al Teatro del RE.


Il 30/03/07 hanno presentato il loro disco “Avò” suonando dal vivo  in diretta nazionale radiofonica dalla trasmissione “La stanza della musica” di Radio 3.

Con Rosa Balistreri ho avuto una intensa attività concertistica. Ho conosciuto Rosa durante la lavorazione della “Ballata del Sale“ nel1978. Lo spettacolo è stato realizzato dal teatro Biondo di Palermo. Il testo era di Salvo Licata, le musiche sono state composte da Mario Modestini e la regia è stata affidata a Maurizio Scaparro. Lo spettacolo è stato ripreso per il Terzo canale della RAI.

Dopo la “Ballata del sale” Rosa mi ha voluto con se nella ”Lupa” di Verga per una tourné di 9 mesi per tutta l’Italia con la compagnia di Anna Proclemer.

Abbiamo presentato lo spettacolo in diretta nazionale a “Domenica in“ e lavorato nei teatri di prosa più prestigiosi di tutta la nazone, dal Manzoni di Milano al Carignano di Torino, dal teatro Valle di Roma al Petruzzelli di Bari ecc. ecc.


Oltre agli spettacoli teatrali abbiamo partecipato a centinaia di concerti in piazza per sagre, feste dell’Unità e varie manifestazioni in per lo più in Sicilia, Calabria, Campania ma anche in Toscana dove Rosa ha trascorso gli  ultimi anni della sua vita e dove per una incredibile combinazione mi ero trasferito anche io per finire gli studi al conservatorio di Firenze. Spesso facevamo degli spettacoli insieme al poeta Ignazio Buttitta che leggeva le sue poesie prima della nostra esibizione.


Di tutti i concerti ho un ricordo bellissimo  ma due in particolare mi sono rimasti nel cuore: uno è quello fatto in Irpinia al primo anniversario del terremoto. Siamo andati a suonare nel paese che era stato più colpito dal sisma e sembrava che il terremoto fosse successo il giorno prima. La mattina del concerto siamo andati al cimitero e tutte le persone che riconoscevano Rosa ci raccontavano la loro storia e quella che mi ha lasciato veramente sgomento è stata quello di una madre che aveva in mano dei vestitini pesanti e dei cappottini e che ci raccontava che  li stava portando ai suoi bambini che erano morti nel terremoto! L’altro, quello fatto al manicomio criminale di Barcellona dove era detenuto il cognato di Rosa stessa che intorno al 1960 aveva ucciso a coltellate la sorella di Rosa, omicidio che aveva anche portato al suicidio il padre di Rosa per il dolore.


Sto raccogliendo in un libro tutti i miei ricordi di quel periodo, alcuni comunque sono anche molto divertenti.


Nel Luglio del 1990 abbiamo fatto un concerto in Calabria insieme a Maria Carta e il giorno dopo a Giarre abbiamo suonato insieme per l’ultima volta, perché dopo Rosa sarebbe andata a Palermo per provare uno spettacolo teatrale che non avrebbe portato a termine in quanto colpita da un ictus che l’ha portato alla morte. Adesso è seppellita a Firenze.

In una sua celebre canzone Rosa diceva ”quannu moru portatimillu un ciuri” e io ogni tanto vado a portarle un fiore.


Ma un’altra cosa che faccio è quella di continuare a suonare le sue canzoni, me le ricordo quasi tutte e insieme ad Anna Granata, abbiamo messo su una parte del repertorio e realizzato un disco registrato durante un concerto tenuto in Toscana.

Il disco si chiama Avò, a ricordo di una delle canzoni più dolci di Rosa che era una ninna nanna ed iniziava proprio con questa parola che si sussurra cantilenando ai bambini quando si cullano per farli addormentare.





Ho suonato con l’orchestra di chitarre “GUITAR SIMPHONIETTA” diretta da Leo Brouwer insieme a Flavio Cucchi, Nuccio D’Angelo e Paolo Paolini che erano i solisti.

Ho fatto parte dei Bizantina un gruppo di musica etnica con cui abbiamo inciso due CD: RITURNELLA e “’E NOTTE”

Rocco Giorgi e Anna Granata

Bizantina